venerdì 18 luglio 2008

Corriere delle alpi 5 luglio

Antenna a Nogarè, no dei cittadini

«Tutti abbiamo il telefonino in tasca, ma nessuno vuole le antenne. Ma l’amministrazione comunale è obbligata a rilasciare la concessione, a fronte della documentazione presentata dal gestore». Sono le parole con le quali ha esordito ieri sera Paolo Gamba, assessore all’urbanistica, alla sala Bianchi Dal Pont dinanzi a una cinquantina di persone, per lo più appartenenti al comitato sorto un paio d’anni fa, per opporsi all’installazione dell’antenna Umts della Telecom nel quartiere di Nogarè. Una doccia fredda, insomma, per i residenti messi di fronte alla prospettiva ineluttabile di dover convivere con una nuova antenna che verrà eretta in via Bettio. Un sito, ha spiegato Gamba, di proprietà del Comune che, come tale, verrà costantemente monitorato dall’Arpav per accertare che le emissioni rientrino nei limiti di legge. Una verifica, che se l’antenna fosse installata su area privata, non sarebbe possibile commissionare all’Arpav da parte del Comune. Una garanzia questa, ritenuta non sufficiente dall’assemblea, che ha immediatamente alzato i toni con vari interventi. C’è chi ha fatto notare che quell’area ospita già i cassonetti dei rifiuti e dunque sarebbe opportuno “dividere la pena”. Ma tre interventi, in particolare, hanno suscitato clamore e acceso gli animi. Loris Tormen ha invocato un atto di coraggio del Comune, che dovrebbe opporsi alla devastazione del territorio avvallando l’installazione di antenne di 35 metri di altezza di forte impatto ambientale. Sergio Barzon ha eccepito un vizio di procedura, in quanto l’area sulla quale dovrebbe sorgere l’antenna pare non sia di proprietà del Comune, perché non è mai stata perfezionata la procedura di esproprio e ad oggi risulterebbe ancora iscritta a nome di una persona che a sua volta avrebbe ceduto a terzi. Una grana, insomma, che se accertata, da sola basterebbe a far slittare la firma della concessione a Telecom. Bertino De Podestà ha proposto una soluzione tecnica già in uso a Milano, ossia quella delle microcelle, installate sui pali della luce a 200 metri una dall’altra. Ed ha chiesto: “Perché il Comune non pretende dai gestori l’utilizzo di queste nuove tecnologie?”. Paolo Gamba, nel precisare che la competenza delle antenne è del vicesindaco Colle, ha fornito una serie di chiarimenti ripercorrendo le fasi fondamentali che hanno caratterizzato la storia dell’antenna di Nogarè. «A suo tempo è stato detto no all’antenna all’interno del parco; è stato detto no all’installazione vicino alla fermata dell’autobus; venne quindi deciso per un sito comunale. Se oggi quest’assemblea si opporrà anche al sito comunale» ha avvertito Gamba «è chiaro che Telecom si rivolgerà ai privati. E non sarà difficile per il gestore, trovare chi dirà sì all’antenna con 16 mila euro l’anno di affitto». L’assemblea si è conclusa con una votazione di no all’antenna. Roberto De Nart

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